sabato 31 marzo 2012

WEEK-END SULLE APUANE





Rifugio Rossi



Rifugio Del Freo



Pania della Croce m.1859




Monte Forato


Monte Procinto





Week End sulle Alpi Apuane


Si arriva in macchina o treno a Pietrasanta, si prende l'autobus delle 18,00 per Arni.
Sistemazione:


Rifugio Puliti (Per informazioni e prenotazioni contattare il gestore: MARCO FRATI +39 339 7046571 - RIFUGIO +39 334 9889306 - Abitazione 0584 745868).



Se il rifugio non fosse disponibile c'è l'Albergo Aronte (tel.: (+39) 0584789017).




Prima tappa (Sabato) dal Puliti al Rifugio Del Freo ma se ci riusciamo sarebbe meglio il Rifugio Rossi.



Seconda tappa Pania della Croce, Monte Forato, Monte Procinto e discesa a Camaiore, autobus per Pietrasanta e da qui si torna alle rispettive abitazioni.









martedì 20 settembre 2011

BELLISSIMA ESPERIENZA


Bivacco Aronte


Camminare sulle Apuane è semplice e divertente, ci si sente come su un'isola, il mondo guarda a noi come oggetti preziosi chiusi in una sfera di cristallo.
I panorami, l'aria, il bianco a volte accecante, la musica del dialetto antico, la schiettezza e la durezza della gente... tutto è composto e amalgamato per far sentire a chi percorre questa Alta Via, l'importanza del proprio gesto fisico.


Camminare sulle Apuane è un diritto, ma prima ancora è una scelta e .... un privilegio.


Grazie Cristian, Stefania, Naik, Elisabetta, Ermete, Italo, Agostino, Roberta, Laura, Moreno, Paolo.


Alla prossima estate, ad una nuova volta sulle Apuane... con Barbara.

sabato 17 settembre 2011

ARRAMPICARE SULLE ALPI APUANE

Per gli amanti della montagna, nelle vicinanze dei rifugi Orto di Donna eVal Serenaia, si possono consigliare diverse cime di particolare interesse sia alpinistico che paesaggistico.
  • MONTE PISANINO (il più alto delle Alpi Apuane con i suoi 1946 metri s.l.m.)
Cima molto ambita sia perché è il tetto della catena Apuana, sia per l’impegno che richiede salirla. Vi propongo le due salite più frequentate, la Bacola Bianca e la normale dal Canale delle Rose.
Dalla Bacola la salita richiede un buon allenamento e soprattutto una buona dimestichezza con la sensazione di vuoto che la cresta sommitale provoca. Si parte dal Rifugio Val Serenaia e oltrepassato il letto del torrente si individua immediatamente l’evidente sentierino che sale fino ad arrivare sul filo di cresta a circa 1300 m. Da qui diventa difficile sbagliare percorso il filo della maestosa cresta, che si assottiglia mano a mano che si sale, ci fa da guida fino alla cima. La discesa di solito si effettua per la via normale Canale delle Rose). I tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi, considerare 3-4 ore per la salita e 2-3 ore per la discesa, ma soprattutto mettere in conto il dislivello da percorrere circa 1000m.
In alternativa si può passare dalla foce di Cardeto, scendere alcuni metri in direzione della Carcaraia fino ad incontrare il sentiero segnato di blu che si biforca verso sinistra. Da prima il sentiero perde quota per poter aggirare le balze rocciose degli omonimi Zucchi, successivamente risale fino alla sella (Sella Altare) che li divide dalla cima del Pisanino. Questo sentiero non è particolarmente difficile tranne per un piccolo tratto in cui si attraversa una placca rocciosa, grazie ad una cengia di 30-40 cm.
Dalla sella si imbocca l’evidente Canale delle Rose che porta fino all’anticima e da qui seguendo gli ultimi metri quasi pianeggianti di cresta si raggiunge la cima vera e propria. Il dislivello è comunque significativo (1000 m.) ma è distribuito lungo il percorso in modo meno rapido, ed inoltre si può dividere l’escursione in due giornate facendo tappa presso il rifugio Orto di Donna (soluzione consigliata se si ha poco allenamento e si vuole godere dell’escursione, potendola effettuare senza grandi bagagli che possono essere lasciati presso il rifugio). I tempi di percorrenza sono di circa 5-6 ore per la salita e 4-5 per la discesa dal Val Serenaia, passando dall’Orto di Donna circa 1-2 ore si raggiunge la cima in 3-4 ore.
  • MONTE TAMBURA 1890 m. (per sci alpinismo e per escursionismo)
Montagna di grande interesse sci-alpinistico nel periodo invernale, diventa interessante anche per chi la vuole scoprire nei periodi estivi con le più comode scarpe da trekking. Si può raggiungere sia partendo dal Val Serenaia, anche se abbastanza lungo come percorso, sia dal rifugio Orto di Donna (consigliato). Da quest’ultimo si raggiunge la foce di Cardeto in circa un’ora e con soltanto 100m di dislivello, da qui si prosegue verso il passo della Focolaccia, ed successivamente si percorre la cresta in direzione est-sud est che porta direttamente alla cima. Il rientro è per lo stesso percorso. Dal rifugio si raggiunge la cima del Tambura in circa 3-4 ore.
  • MONTE CAVALLO 1889 m. (alpinismo invernale, creste e vie di arrampicata)
Una delle cime minori ma non per questo meno interessante anzi di notevole impegno sia per percorrerne la bellissima cresta che lo attraversa da nord a sud sia per le diverse vie di arrampicata sportiva che in questi anni sono state aperte anche da alpinisti del calibro di Roberto Vigiani. Sia l’attacco della cresta che delle vie si raggiunge con circa 30-40 minuti di cammino.
  • MONTE CONTRARIO (belle vie classiche di arrampicata, nuova via Ferrata)
Cima che aveva perso un po’ del suo fascino negli ultimi anni a causa delle non ottime condizioni della roccia di alcune vie di arrampicata, ha conosciuto una rinascita quando tre anni fa è stata inaugurata la nuova via Ferrata che parte dalla valle degli Alberghi e percorre una bellissima costola rocciosa per più di 1000 metri di sviluppo e circa 800 di dislivello fino al Passo delle Pecore. La ferrata è senza dubbio la più grande e difficile delle Apuane, richiede una buona capacità nel sapere utilizzare le attrezzature di assicurazione in ferrata e soprattutto un buon allenamento sia per salirla sia per percorrere i lunghi sentieri che riportano alla partenza. Considerando che per percorrere la ferrata si impiegano circa 3-5 ore e che le due possibilità di rientro sono dalla Focolaccia attraverso la foce di Porta (3-4ore), o dal sentiero dei Pradacetti (2-3 ore ma abbastanza impegnativo), vi consiglierei di organizzare la vostra gita in due giornate facendo tappa al Rifugio Orto di Donna che si trova praticamente adiacente all’arrivo della ferrata, in modo da percorrere il sentiero di rientro il giorno dopo riposati e soprattutto nelle ore fresche della mattina.
  • MONTE PIZZO DI UCCELLO 1781 m. (di grandissimo interesse alpinistico)
La Montagna per eccellenza delle Apuane l’orgoglio per ogni alpinista della zona. Guardando l’Appennino si spalanca l’immensa parete nord che percorre tutto il solco d’Equi per circa 5km e con un salto che raggiunge nel suo punto più alto gli 800m. Qui corrono le vie che hanno fatto la storia dell’alpinismo apuano, la Oppio-Colnaghi, la Biagi-Nerli, per ricordarne qual cune ma anche vie moderne di notevole difficoltà aperte dal instancabile Vigiani. La parete sud meta di moltissimi arrampicatori è meno maestosa ma con un infinità di vie sia classiche che moderne. Tra queste due bellissime pareti corrono le due creste della Nattapiana, stretta e lunghissima (circa 5km), e la Capradossa che dalla foce Siggioli, dove scende la ferrata omonima che raggiunge la base della parete nord, sale in direzione est-ovest,cresta meno lunga ma abbastanza alpinistica e spettacolare.
Nelle vicinanze del Rifugio Val Serenaia, 1100 metri s.l.m., è presente una forra attrezzata con chiodi a resina di circa 2 km completamente percorribile.
Per informazioni più dettagliate potete contattare Cristian Balducci.

da:  




http://www.rifugialpiapuane.it/2010/01/13/trekking-sulle-apuane/

martedì 13 luglio 2010

SEI GIORNI SULLE APUANE





Seravezza nel mio cuore


Data di partenza 10 settembre 2011

Prima tappa


Posteggiamo al parcheggio a fianco del cimitero di Castelpoggio. Qua, subito a destra, sale il sentiero che inizialmente costeggia il camposanto, poi attraversa la strada asfaltata e in 2’ sale ancora a destra come stradello asfaltato ben segnato in salita. In breve esso diventa sterrato e passa per orti con panorama sulla costa e poi entra decisamente nel bosco. A 9’ il sentiero devia a sinistra con lieve discesa e dobbiamo tralasciare il percorso principale che va a destra. La parte iniziale è un’ottima mulattiera nel castagneto lastricata con pietre e circondata da muri di contenimento e in buona salita . A 15’ troviamo un riparo per cavalli e dobbiamo proseguire a sinistra per lo stradello che progressivamente diventa uno sterrato abbastanza ampio con tratti di salita ripida e altri di salita più dolce. Aumentano i pini e a 41’ siamo alla Maestà questa è zona molto amata dai carraresi per picnic, per vacanza e per i pranzi dei giorni festivi, sono presenti alcune case private e un ristorante. Proseguiamo seguendo il sottopasso, sotto la strada per Campocecina, per uno sterrato evitando le deviazioni a destra e a sinistra e continuando diritti, poco avanti ritroveremo anche i segni del sentiero. Adesso aggiriamo la modesta vetta della Pizza (951m) e saliamo dolcemente nel bosco fitto e fresco di pini e a 56’ cominciamo a scendere poi il sentiero si apre e a 01h 03’ siamo a un bel punto panoramico sulla zona di Fosdinovo e dopo circa 3’ sulla sinistra ci stacca un promontorio roccioso panoramico anche su Viano e Tenerano nel comune di Fivizzano. Torniamo sui nostri passi e a 01h 09’ scendiamo decisamente sulla destra e subito dopo troviamo un cancello per le bestie al pascolo. Il sentiero adesso prosegue nel bosco fitto e non è molto bello, a 01h 22’ abbiamo una finestra panoramica ancora sulla zona di Tenerano poi, con saliscendi con tratto finale in salita, percorriamo la zona di Malpasso che ci porta sulla strada asfaltata per Campocecina a 01h 30’. Percorriamo un breve tratto sulla strada e a 01h 36’ il sentiero prosegue sulla destra per una pinetina piuttosto degradata. Il cartello del Cai ci ricorda che ci sono alcuni tratti esposti, il sentiero è poco frequentato e all’inizio dominano i rovi poi il sentiero diventa più pulito e a 01h 47’ inizia il tratto più esposto che costeggia gli strapiombi della Tecchia della Dogana. All’inizio il sentiero è in lieve discesa tra l’erba poi risale e diventare più tranquillo dopo 5’. Ci sono pochi segni, ma la traccia è abbastanza evidente, in ogni modo bisogna tenersi sempre sulla sinistra e a 01h 59’ siamo a un punto panoramico sulla costa (il punto più alto dell’escursione) da cui scendiamo per un tratto degradato per salire ancora tra i pini e arriviamo alla Gabellaccia a 02h 08’. Quindi sentiero 185 fino all'alpeggio di Acqua Sparta, ristoro Belvedere e quindi Rifugio Carrara





Treno da Chiavari         ore 05:42
Arrivo a Carrara           ore 07:24

Bus da Carrara              ore 08:00
Arrivo a Castelpoggio  ore 08;35


Seconda tappa

Dal Rifugio Carrara si segue il sentiero 173, si supera il monte Borla e si scende alla Foce di Pianza, quindi Foce del Faneletto e Conca del Catino. Oltrepassata la Foce del Pollaro troviamo il bivio fra i sentieri 38 e 173, si risale l’esteso bosco fino alla Foce di Vinca, Foce di Navola, seguendo il sentiero 37 si giunge alla Foce Rasori, attenzione a non prendere il sentiero 168.... dalla Foce seguendo il segnavia 186 si sale di circa 400 metri fino a raggiungere la Foce o Finestra del Grondilice (1.750 m.) si scende le pendici est seguendo il segnavia 186 fino a giungere al Rifugio Orto di Donna (1.503 m.) Dove troviamo Christian, Stefania, Naik e Elisabetta.
Lunghezza 12 km
Dislivello 700 m.
Durata 6 h.


Terza tappa

Dal rifugio si segue il sentiero n°179, si attraversa un ravaneto e si risalgono i pendii del monte Contrario (1.789 m.) e della quota settentrionale del monte Cavallo (1.895 m.), fino alla Foce di Cardeto (1.680 m.). Da qui si può salire sulla vetta più alta delle Apuane, il Pisanino (1.946 m.). Si prosegue invece fino a incrociare la strada marmifera che sale da Gorfigliano al Passo della Focolaccia, qui si trova il bivacco Aronte, da qui si prende il sentiero 148 che porta sulla sommità della Tambura (1.890 m.) per poi discendere sul versante opposto all’omonimo passo (1.620 m.).da qui il sentiero a destra n°35 porta al rifugio Nello Conti lungo la Via Vandelli, noi invece prendiamo a sinistra sempre il sentiero n°35 che in una breve discesa ci porta all’incrocio con il sentiero n°31 che seguiamo in direzione di Passo Sella, da qui si scende fino alle prime case di Arni proseguendo per il sentiero 31-33 fino al Rifugio Puliti.

Lunghezza km 12
Dislivello 1.200 m.
Durata 8 h.


Quarta tappa

Dal rifugio Puliti si segue il sentiero n°33 fino alle Gobbie e oltrepassata la carrozzabile si sale lungo una faggeta fino alla via marmifera che sale da sinistra (1.110 m.). Dopo due km si trova una cava della Henraux, siamo sotto il monte Altissimo, proseguendo sulla strada, dopo la località Betigna, si arriva al Colle Cipollaio dove si imbocca il sentiero n°141 fino al Passo dei Fordazzani, Passo di Croce, da cui passiamo al sentiero n° 11 lungo la via di cava al Colle di Fociomboli da dove si risale un’altra strada marmifera fino all’imbocco del sentiero n°129 che ci porta alla Foce di Mosceta e quindi al rifugio Del Freo (1.170)

Lunghezza 10 km
Dislivello 400 m.
Durata 5 h,


Quinta tappa

Dalla Foce di Mosceta si risale lungo il sentiero n°126 fino a quota 1.743, il Callare della Pania da dove si prosegue fino a quota 1835 da dove un cartello indica i vari modi di raggiungere il rifugio fra cui il percorso di cresta che fa toccare la quota 1.859. Il vallone dell’Inferno e la Focetta del Puntone ci conducono finalmente al Rifugio Rossi (1.609).
Lunghezza 4km.
Dislivello 570 m.
Durata 3,30 h.


Sesta Tappa

Dal Rifugio Rossi seguendo il sentiero n°7 si torna verso il Vallone dell’Inferno, la Focetta del Puntone, si risale la cresta della Pania e si arriva al Passo degli Uomini della Neve. Si discende quindi il versante meridionale della Pania fino alla Foce di Valli, da qui, seguendo il crinale roccioso della Cresta Pulita si segue il sentiero n°110 fino ad incontrare lo spettacolare arco del Monte Forato (1.223m.). Si prosegue in direzione della Foce di Petrosciana direttamente o seguendo il sentiero più agevole n°12.fino alla Casa del Monte e poi il 131 fino alla Foce Prendendo il sentiero n°6 lasciamo la Foce e scendiamo sul versante versiliese fino alla Foce Moscoso, continuando in direzione Stazzema si prende poi il sentiero n°121 fino alla Baita dello Scoiattolo ottimamente gestita da Ermete e Italo, volendo si prosegue per il Rifugio Forte dei Marmi, si prosegue seguendo i segnavia 121, 3, 101 fino alla Foce del Termine.
Il sentiero n° 2 ci porta infine a Casoli da cui è possibile raggiungere Camaiore, Viareggio. Altra possibilità e quella di scendere a Stazzema, io ho scelto questa e poi su strada asfaltata ho proseguito per Ponte Stazzemese, Ruosina, Seravezza, Corvaia, Ripa ed infine Querceta dove ho preso il treno per Chiavari
Lunghezza15 km (Arrivare a Querceta si fanno almeno 20/25 km)
Dislivello 150 m.
Durata 7 h.

lunedì 21 giugno 2010

Alta Via delle Alpi Apuane


L'Alta Via delle Alpi Apuane percorre il gruppo da NO a SE. La lunga traversata si svolge in otto tappe, sei delle quali in quota, che comportano ciascuna non piu' di 5-6 ore di cammino, per consentire varianti di maggior impegno o salite di vette. Il percorso si avvale della sentieristica esistente e transita per sette dei principali rifugi apuani, presso i quali e' prevista la sosta e il pernottamento. Il primo di questi e' il Rifugio Carrara di Campocecina, da dove l'itinerario dell'Alta Via prendera' ad inoltrarsi nel cuore delle Apuane, percorrendo le antiche vie dei cavatori, dei pastori e del trasporto del sale e del ghiaccioi .
Il percorso tipo dell'itinerario attraversa i luoghi paesisticamente piu' celebri delle Apuane.
Descritto in brevissima sintesi e' il seguente:


Tappa 1 da Castelpoggio (m.536) al rif. Carrara di Campocecina (1318)
attraverso il passo della Gabellaccia (892)
Tempo: ore 3 - Dislivello: 780m. Sentieri: 185

Tappa 2 dal Rif. Carrara al Rif. Orto di Donna (m.1503)
attraverso la foce di Pianza (1279), il Catino, le foci di Vinca, Navola e Rasori, la Capanna Garnerone (1260), la foce di Giovo (1496)
Si possono salire le vette dei monti Sagro (m.1748) [+1h.] e il Pizzo d'Uccello (m.1781) [+1h.]
Tempo: ore 6 - Dislivello: 700m. - Lunghezza: Km.12 - Sentieri: 173; 179

Tappa 3 dal rif. Orto di Donna al rif. Conti (1442) ai Campaniletti
attraverso la foce di Cardeto (1641); il passo della Focolaccia (1650), la vetta e il passo (1634) del monte Tambura (m.1894)
Si possono salire le vette dei monti Pisanino (m.1748) [+4h., per esperti] e Cavallo (m.1888) [+3h., alpinistica]
Tempo: ore 4-5 - Dislivello: 500m. - Lunghezza: Km.6 - Sentieri: 179; 178; 35

Tappa 4 dal rif. Conti al rif. Puliti (1005), nell'alta valle di Arni, attraverso:
1) Passo Tambura, vallone di Arnetola (1100), Ripanaia, Passo Sella (1495), cresta del Vestito, le Gobbie
2) Focetta dell'Acqua Fredda (1600), Via ferrata "F.Vecchiacci", monte Sella (1735), Passo Sella, cresta del Vestito, le Gobbie
Dall'itinerario 1) possibilita' di scendere al paese di Arni (m.923); dalle Gobbie (1030) strada per Massa
Dal Passo Sella, possibilita' di percorrere l'anello del Monte Fiocca [sent. 144, +2h]
Tempo: ore 6 o 7 - Dislivello: 700m. Sentieri: 1) 35, 31; 150, 33 - 2) 165, Ferrata Vecchiacci; 150, 33

Tappa 5 dal rif. Puliti al rif. Del Freo (1195), alla Foce di Mosceta
attraverso le Gobbie, il versante N dell'Altissimo, cave Fondone (1200), il crinale del Cipollaio, i passi Fordazzani, Croce (1149), Fociomboli (1293), il retro Corchia (versante N)
Si possono effettuare le traversate per cresta dei monti:
Altissimo (m.1588), attraverso il Passo degli Uncini (1365) a O e il Passo del Vaso Tondo (1380) a E. Sentieri 143 e 142 [+2h.]
Corchia (m.1677), per le creste O e SE. Per Esperti. Sentiero non segnalato [+1h.]
Tempo: ore 5 - Lunghezza: Km.12 o 15 - Sentieri: 33; 31; 129

Tappa 6 dal rif. Del Freo al rif. Rossi (1590) alla Pania Secca
attraverso il Callare della Pania della Croce (1743), il monte Pania (1858) e il Canale dell'Inferno
Si puo' salire la vette del monte Pania Secca (m.1709) [+1,30h.]
Tempo: ore 3 - Sentiero: 126

Tappa 7 dal rif. Rossi al rif. Forte dei Marmi (865) all'Alpe della Grotta
attraverso la Focetta del Puntone (1606) il passo degli Uomini della Neve, la foce di Valli, la Costa Pulita, il Passo dell'Arco, le foci di Petrosciana (960) e della Porchetta (980)
Si possono salire le vette dei monti Forato (m.1229), Croce (1314) e Nona (1297) e il Procinto (m.1172) per la antica via ferrata.
Tempo: ore 5 - Sentieri: 126; 7; 109, 8, 6, 121, 5

Tappa 8 dal rif. Forte dei Marmi al paese di Casoli (390), Candalla, Badia di camaiore - Camaiore, attraverso:
1) foce di Grattaculo, foce di S.Rocchino (802), loc. Trecolli, Casoli (ore 2) 2) Sentiero Bruni, Callare di Matanna (1132), la foce del Termine (978) e il Campo all'Orzo (939)
Dall'itinerario 2) si possono salire le vette dei monti Nona (1297) (m.1172), Matanna (m.1318), Prana (m.1220)
Tempo: ore 2 o 5 - Sentieri: 1) 121 e 106 - 2) 5, 3, 101, 112


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